Architecture
Provo a scrivere sul tema della tutela ambiente-politiche territoriali, ossia sulla tutela della spiaggia –ottimizzazione politiche territoriali della costa pescarese.
Attualmente è difficile far convergere leggi, politiche territoriali e sviluppo locale. E tali incertezze si riflettono sul modo di utilizzare i piani, strumenti d’intervento per la valorizzazione del territorio.
Il piano perimetra un’area preziosa. Questo territorio ha bisogno di trovare una sua personalità all’interno di uno più vasto, ha bisogno di scelte chiare e precise che non impongano ulteriori vincoli ma propongano forme di gestione attiva. Ha bisogno di identità, di immagine.
Pescara- 125mila abitanti- 10 km di litorale che si affianca alla città e alle pinete- porto turistico- aeroporto con voli continentali- A24,A25,A14….
Pescara ha una grinta difficile da gestire ma l’atteggiamento con cui affrontare qualsiasi progetto deve esser propositivo, dinamico e elegante.
Eleganza non è esibizionismo ma equilibrata mescolanza di istintivo buon gusto e scelte precise, di cura della sostanza e minuziosa attenzione al dettaglio.
Penso a 2 località italiane la cui immagine è difficile da dimenticare:
Costa Smeralda _ tanti porti e attracchi, barche e vele
Costiera amalfitana _ case sospese sulla costa rocciosa, sedie di vimini e colori caldi.
Penso a Pescara e penso che fa parte,in modo strano, della costa dei trabocchi non con una ipocrita nostalgia ma con occhio curioso verso l’immagine del territorio cui appartiene e con sguardo attento alla vita frenetica di una città giovane .
I caratteristici attrezzi da pesca sono cosa passata ma cerco di prenderne alcuni aspetti del loro fascino : vista sul mare, continuità di movimento sotto i loro piedi, senso di sospensione.
Immagino il litorale di Pescara colonizzato di piccoli oggetti sollevati, volumi semplici e puliti. D’estate osservano e ospitano turisti e cittadini, di giorno offrono caffè vista mare e di notte si accendono come lampioni per una vita notturna consapevole del suo divertimento.
D’inverno, come sculture si isolano e ricordano paesaggi familiari.